USDC e la crisi Silicon Valley Bank: ritorno alla normalità

Silicon Valley Bank

Lo scandalo Silicon Valley Bank e le ripercussioni sulla stablecoin USDC non saranno passati inosservati ai più avvezzi al mondo crypto, perché si è presentato un rischio concreto di bank run generalizzato tra i possessori di dollari digitali.

USDC è una stablecoin supportata da moneta fiat. Ciò significa che sotto ogni token in circolazione da qualche parte in un luogo sicuro deve esserci un dollaro reale (sotto forma di titoli o contanti in banca). Il 10 marzo è diventato improvvisamente chiaro che circa il 7% delle riserve di USDC e Circle (la società che gestisce USDC) ha rischiato di diventare inaccessibile a causa del fallimento della Silicon Valley Bank. In preda al panico, gli investitori hanno iniziato a vendere massicciamente le loro riserve in USDC, il che ha portato a un depeg (disaccoppiamento delle quotazioni da $1) di circa il 10-12%.

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Depeg (disallineamento del valore del token da $1) di circa il 10/12%.

Il crollo di USDC è avvenuto esattamente nel fine settimana, dopo la chiusura delle banche negli Stati Uniti. L’ancoraggio al dollaro per qualsiasi stablecoin fiat è garantito principalmente dallo scambio ininterrotto di token con dollari reali – in caso di deposito, gli arbitraggisti hanno un incentivo ad acquistare massicciamente USDC a 90 centesimi e scambiarli immediatamente con un intero dollaro dalla tesoreria di Circle, generando profitti immediati. Questo meccanismo non funziona nei fine settimana, poiché le banche sono chiuse ed è tecnicamente impossibile trasferire dollari in cambio di un token. Gli investitori hanno comunque potuto acquistare USDC a 0.88/0.90$ con la speranza che il disallineamento con la valuta sottostante si ripristinasse quanto prima. E così è accaduto.

Dopo l’apertura delle banche lunedì, l’ancoraggio di USDC al dollaro è stato ripristinato e al momento le quotazioni sono ritornate ad un dollaro per token (anche la promessa delle autorità di regolamentazione americane di rimborsare tutti i depositi ai depositanti ha svolto un ruolo importante).

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Vediamo cosa si trova nelle riserve dell’USDC al momento. Va detto che nell’ultimo anno la trasparenza di questa stablecoin è cresciuta in modo significativo: il rapporto mensile sulla riserva ne rivela ora la struttura dettagliata – fino alla suddivisione per obbligazioni specifiche; il sito Web di Circle fornisce aggiornamenti settimanali sulle modifiche alle riserve. Inoltre, Circle pubblica annualmente anche il suo bilancio completo certificato, il che è una rarità tra gli emittenti di stablecoin. Infatti, sono molti ancora i dubbi che ruotano intorno all’effettiva disponibilità di denaro reale nelle riserve dell’altra maggiore stablecoin ancorata al dollare in circolazione, USDT.

Secondo gli ultimi dati, all’11 marzo 2023, il 77% delle riserve dell’USDC era costituito da debito governativo statunitense (Buoni del Tesoro Statunitensi) con una scadenza non superiore a un anno. I bond a breve scadenza de gli Stati Uniti sono considerati estremamente sicuri grazie all’elevata liquidità sottostante e al grande volume di scambio giornaliero. Il restante 23% giaceva in contanti tra sette conti in diverse banche americane.

Circle ha rivelato che al momento del fallimento di Silicon Valley Bank, deteneva riserve per un valore di 3,3 miliardi di dollari.

Grafico Distribuzione riserve USDC
Grafico della distribuzione delle riserve di USDC sul sito ufficiale di Circle.

Vantaggi di USDC:

  • Massimo livello di trasparenza;
  • Circle è una entità stabilità e affidabile;
  • Il 77% delle riserve è investito in titoli del Tesoro USA, che generano anche un rendimento del 5% annuo circa, che ha un effetto positivo sulla possibilità dell’emittente di chiudere e provvedere positivamente in caso di buco nel bilancio grazie al rendimento ricevuto;
  • Circle ha sempre fornito informazioni rassicuranti circa un’eventuale crisi di liquidità: “se necessario, qualsiasi carenza sarà coperta da noi utilizzando risorse interne e attirando capitali“.
  • Prima degli eventi di questo mese, USDC sembrava il candidato più probabile per la cooperazione con vari giganti finanziari tradizionali.

Svantaggi di USDC

Considerato che l’emittente è registrata negli USA e deve interfacciarsi con la SEC per operare, Circle può bloccare qualsiasi indirizzo se venisse richiesto. Inoltre, questa situazione, che ha indotto oltre il 10% di depeg (anche se di breve durata) d’ora in poi, ovviamente, ha il rischio di sporcare irrimediabilmente la reputazione di USDC agli occhi del grande pubblico, una volta considerata la stablecoin più immune a eventi di questo tipo.

Conclusioni

Sebbene il fallimento di molte banche in USA ed Europa in questo particolare periodo storico, e nonostante l’evento inaspettato che ha colpito Circle e USDC, non dovrebbero riproporsi ulteriori situazioni di preoccupazione per i detentori di dollari digitali su blockchain nel futuro prossimo.

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